“Ci vuol fiducia per allevare un bambino; ci vuol fiducia per prendere sonno; ci vuol fiducia per intraprendere qualunque lavoro”

Per entrare in Comunità ci vuole fiducia nelle proprie capacità, ma anche in quelle delle persone che sono tenute a dirigere e regolare la vita comunitaria. Soprattutto all’inizio, quando non ci si conosce e, come e normale che sia, si fa fatica ad abituarsi a un posto diverso, a persone diverse, a ritmi diversi, ma in particolar modo a pensieri diversi, si avverte spesso il desiderio di mollare tutto e tornare alla vita di prima. Se ci si guarda attorno in quei momenti si vedranno persone che hanno avuto quel pensiero, ma che sono ancora qui, perché, è vero, tutti lo hanno avuto, ma non tutti hanno deciso di andarsene. Accettare le regole e i cambiamenti che la Comunità impone spesso significa difendere i propri legami e questo è vitale per la propria persona. Essere legati agli altri per noi non significa essere limitati e ostacolati, per noi significa coltivare quegli aspetti della propria persona che rendono la vita piena, unica, libera. Stare in Comunità, perciò, per noi deve essere inteso come un atto di scelta e lo scegliere è ciò che rende l’essere umano libero.  

Cliccando sul bottone di seguito troverai il documento contenente tutte le regole sulla comunità a cui dovrai aderire al fine di non compromettere il tuo percorso di cura.