Progetti e Laboratori

Progetti e Laboratori

Ogni  anno ci impegniamo a realizzare laboratori e progetti con risvolti sia terapeutici che educativi.

L’attenzione riposta nella creazione di queste attività è dimostrazione del nostro impegno quotidiano volto non solo alla riabilitazione farmacologica, ma anche soprattutto a quella psicologica e sociale, aiutando le nostre pazienti a scoprire le loro passioni e attitudini e insegnando loro a condividere con i loro figli momenti di gioco e spensieratezza.

Danzaterapia

Il metodo proposto è quello di Maria Fux, danzatrice e coreografa argentina di fama internazionale che, da un certo momento in poi della sua carriera, ha sviluppato una metodologia mirata al recupero dell’equilibrio psicofisico e all’espressività di persone con qualsiasi tipo di disabilità o disagio.

La Danzaterapia si pone come supporto nei percorsi volti a favorire il benessere delle persone; si tratta di un metodo rispettoso dei tempi di ciascuno e della sua propensione ad entrare in relazione o meno con il resto del gruppo.

Sostenuti dallo stimolo della musica e guidati dal danzaterapeuta, i partecipanti hanno la possibilità di far affiorare, in forma di movimento, la propria creatività ed originalità espressiva, nonché di vivere momenti di autentico benessere e pace mentale.

Giochiamo Insieme

Questo progetto nasce con l’intenzione di sostenere in primis la relazione mamma e bambino all’interno della comunità, creando uno spazio di interazione dedicato attraverso laboratori ludico-ricreativi ed esperienziali, volti a dare l’opportunità alla diade di sviluppare nuove modalità relazionali lavorando insieme.

Da osservazioni personali e dal confronto con altri colleghi educatori emergono delle difficoltà da parte di alcune mamme nella gestione dei comportamenti “difficili” dei propri figli, in particolar modo per quanto riguarda i bambini nella fascia d’età tra i 18 e i 36 mesi. Parte di queste problematiche potrebbe dipendere da una scarsa comprensione, da parte delle mamme, dei bisogni e delle emozioni sottostanti tali comportamenti. Inoltre, queste mamme sembrano faticare a trovare delle modalità di condivisione dei momenti ludici e a strutturare per i loro figli delle attività che siano in grado si stimolare in modo adeguato lo sviluppo delle competenze.

Ricette per il futuro

Questo progetto nasce a seguito di osservazioni e valutazioni emerse all’interno della Comunità Casa Aurora durante il periodo di confinamento domiciliare dovuto alla pandemia da Sars Cov-2. In questa particolare situazione si è evidenziato come le dimensioni del pasto e del cibo, con il necessario lavoro in cucina, rappresentino spazi complessi da gestire, organizzare e vivere.

Per l’uomo la dimensione del pasto nella quotidianità riveste un ruolo fondamentale come insieme di atteggiamenti e comportamenti ai quali sottendono processi psicosociali e processi di tipo simbolico.

È venuta confermandosi così la complessità delle dinamiche interne al gruppo e l’importanza del momento del pasto come punto di ritrovo e condivisione genuina.

Tuttavia sembra che non tutte le ospiti di Casa Aurora riescano a viverlo in questa forma, rischiando spesso di ricorrere a modalità evitanti, di fuga o attivandosi in maniera conflittuale.

Sin dall’inizio del loro percorso terapeutico è emerso come la dimensione alimentare fosse spesso disfunzionale in quanto priva o povera degli aspetti relazionali e normativi che caratterizzano il pasto e la sua preparazione.

Il contesto sembra quindi evidenziare la mancanza di un’esperienza sufficientemente buona sia nello spazio cucina, inteso come dimensione organizzativo-lavorativa, sia nello spazio della convivialità del pasto, nella sua articolazione interumana, all’interno della quale ricade anche la relazione madre-bambino.

La proposta è pensata come progetto integrativo all’interno dei percorsi terapeutici proposti da Casa Aurora. Il contesto richiede infatti uno spazio educativo e creativo che permetta la collaborazione e la partecipazione delle persone ad un’attività essenziale per la vita umana e che questa sia positiva e per questo stimolante per l’intero gruppo comunitario.

Gruppo motion

La letteratura scientifica mostra che l’attività fisica è generalmente associata a livelli più bassi di problemi di salute mentale e sembra promuovere l’autostima, la competenza sociale e la percezione di sé. Casa Aurora è una comunità terapeutica con sede a Venezia Mestre ed è specializzata nel trattamento terapeutico/riabilitativo per le madri con diagnosi di problemi psichiatrici e disturbi borderline di personalità (BPD), insieme ai loro figli. Casa Aurora, in collaborazione con l’ONG EquiLibero, intende integrare l’assistenza psicologica convenzionale che già fornisce ai propri pazienti, con un approccio metodologico originale definito come terapia della montagna, incentrato sull’affrontare i problemi di salute mentale attraverso lo svolgimento di attività fisiche all’aperto. Il progetto MOTION unirà le attività fisiche legate alla montagna con successivi laboratori di mentalizzazione e una mostra pubblica di fotografia, con l’obiettivo di offrire ai pazienti una migliore qualità delle cure e facilitare il loro percorso di recupero.

Uno sport per tutti – “adotta un bambino”

Progetto realizzato in collaborazione con la Fondazione Andrea Rossato.

Dal 2012 ad oggi, sono 90 i bambini ai quali la Fondazione Andrea Rossato ha dato la possibilità di praticare uno sport finanziandone interamente iscrizioni e corsi.

Questi sono i numeri che raccontano le azioni concrete portate avanti dalla Fondazione mestrina nel corso dei nove anni di vita del progetto “Uno sport per tutti i bambini”. Un itinerario importante e prezioso per molte famiglie del territorio veneziano che vivono nel disagio economico e sociale e che non possono permettersi di far avvicinare i propri figli alle discipline sportive.

“Sappiamo quanto conti lo sport per il benessere fisico e psicologico di ogni bambino – sottolineano alla Fondazione Rossato – per questo riteniamo fondamentale dare l’opportunità a tutti i giovani di percorrere il sentiero delle proprie passioni facendoci carico dei costi delle loro attività sportive”.

E lo hanno fatto entrando in alcune case – famiglia della terraferma e della città lagunare, dove sono molti i piccoli e i ragazzi che hanno potuto approfittare della disponibilità della Fondazione per praticare calcio, nuoto, rugby, tennis, danza, ginnastica artistica, yoga. E ancora judo e karate, ma anche psicomotricità e acquaticità. Grande attenzione poi, in questi nove anni, è stata data ai giovani e giovanissimi disabili del veneziano e allo sport come occasione preziosa di inclusione sociale.

“Teniamo a ricordare che il nostro impegno è sempre stato supportato dalle società sportive del territorio – concludono alla Fondazione Andrea Rossato – perché è anche grazie alla loro disponibilità che abbiamo garantito a tanti giovani l’ingresso nel mondo delle loro passioni atletiche”

Progetti Musicali

Luna piena” è la canzone contro la violenza sulle donne scritta, suonata ed interpretata dalle ragazze ospiti della Comunità Terapeutica Casa Aurora di Mestre.
Hanno desiderato scrivere insieme un testo che raccontasse  “il coraggio di non cedere a un uomo che ti soffoca e ti strappa le ali in volo“.
Scrivere insieme, per raccontarlo un giorno ai loro bambini.

Ogni  anno ci impegniamo a realizzare laboratori e progetti con risvolti sia terapeutici che educativi.

L’attenzione riposta nella creazione di queste attività è dimostrazione del nostro impegno quotidiano volto non solo alla riabilitazione farmacologica, ma anche soprattutto a quella psicologica e sociale, aiutando le nostre pazienti a scoprire le loro passioni e attitudini e insegnando loro a condividere con i loro figli momenti di gioco e spensieratezza.

Danzaterapia

Il metodo proposto è quello di Maria Fux, danzatrice e coreografa argentina di fama internazionale che, da un certo momento in poi della sua carriera, ha sviluppato una metodologia mirata al recupero dell’equilibrio psicofisico e all’espressività di persone con qualsiasi tipo di disabilità o disagio.

La Danzaterapia si pone come supporto nei percorsi volti a favorire il benessere delle persone; si tratta di un metodo rispettoso dei tempi di ciascuno e della sua propensione ad entrare in relazione o meno con il resto del gruppo.

Sostenuti dallo stimolo della musica e guidati dal danzaterapeuta, i partecipanti hanno la possibilità di far affiorare, in forma di movimento, la propria creatività ed originalità espressiva, nonché di vivere momenti di autentico benessere e pace mentale.

Giochiamo Insieme

Questo progetto nasce con l’intenzione di sostenere in primis la relazione mamma e bambino all’interno della comunità, creando uno spazio di interazione dedicato attraverso laboratori ludico-ricreativi ed esperienziali, volti a dare l’opportunità alla diade di sviluppare nuove modalità relazionali lavorando insieme.

Da osservazioni personali e dal confronto con altri colleghi educatori emergono delle difficoltà da parte di alcune mamme nella gestione dei comportamenti “difficili” dei propri figli, in particolar modo per quanto riguarda i bambini nella fascia d’età tra i 18 e i 36 mesi. Parte di queste problematiche potrebbe dipendere da una scarsa comprensione, da parte delle mamme, dei bisogni e delle emozioni sottostanti tali comportamenti. Inoltre, queste mamme sembrano faticare a trovare delle modalità di condivisione dei momenti ludici e a strutturare per i loro figli delle attività che siano in grado si stimolare in modo adeguato lo sviluppo delle competenze.

Ricette per il futuro

Questo progetto nasce a seguito di osservazioni e valutazioni emerse all’interno della Comunità Casa Aurora durante il periodo di confinamento domiciliare dovuto alla pandemia da Sars Cov-2. In questa particolare situazione si è evidenziato come le dimensioni del pasto e del cibo, con il necessario lavoro in cucina, rappresentino spazi complessi da gestire, organizzare e vivere.

Per l’uomo la dimensione del pasto nella quotidianità riveste un ruolo fondamentale come insieme di atteggiamenti e comportamenti ai quali sottendono processi psicosociali e processi di tipo simbolico.

È venuta confermandosi così la complessità delle dinamiche interne al gruppo e l’importanza del momento del pasto come punto di ritrovo e condivisione genuina.

Tuttavia sembra che non tutte le ospiti di Casa Aurora riescano a viverlo in questa forma, rischiando spesso di ricorrere a modalità evitanti, di fuga o attivandosi in maniera conflittuale.

Sin dall’inizio del loro percorso terapeutico è emerso come la dimensione alimentare fosse spesso disfunzionale in quanto priva o povera degli aspetti relazionali e normativi che caratterizzano il pasto e la sua preparazione.

Il contesto sembra quindi evidenziare la mancanza di un’esperienza sufficientemente buona sia nello spazio cucina, inteso come dimensione organizzativo-lavorativa, sia nello spazio della convivialità del pasto, nella sua articolazione interumana, all’interno della quale ricade anche la relazione madre-bambino.

La proposta è pensata come progetto integrativo all’interno dei percorsi terapeutici proposti da Casa Aurora. Il contesto richiede infatti uno spazio educativo e creativo che permetta la collaborazione e la partecipazione delle persone ad un’attività essenziale per la vita umana e che questa sia positiva e per questo stimolante per l’intero gruppo comunitario.

Gruppo motion

La letteratura scientifica mostra che l’attività fisica è generalmente associata a livelli più bassi di problemi di salute mentale e sembra promuovere l’autostima, la competenza sociale e la percezione di sé. Casa Aurora è una comunità terapeutica con sede a Venezia Mestre ed è specializzata nel trattamento terapeutico/riabilitativo per le madri con diagnosi di problemi psichiatrici e disturbi borderline di personalità (BPD), insieme ai loro figli. Casa Aurora, in collaborazione con l’ONG EquiLibero, intende integrare l’assistenza psicologica convenzionale che già fornisce ai propri pazienti, con un approccio metodologico originale definito come terapia della montagna, incentrato sull’affrontare i problemi di salute mentale attraverso lo svolgimento di attività fisiche all’aperto. Il progetto MOTION unirà le attività fisiche legate alla montagna con successivi laboratori di mentalizzazione e una mostra pubblica di fotografia, con l’obiettivo di offrire ai pazienti una migliore qualità delle cure e facilitare il loro percorso di recupero.

Uno sport per tutti – “adotta un bambino”

Progetto realizzato in collaborazione con la Fondazione Andrea Rossato.

Dal 2012 ad oggi, sono 90 i bambini ai quali la Fondazione Andrea Rossato ha dato la possibilità di praticare uno sport finanziandone interamente iscrizioni e corsi.

Questi sono i numeri che raccontano le azioni concrete portate avanti dalla Fondazione mestrina nel corso dei nove anni di vita del progetto “Uno sport per tutti i bambini”. Un itinerario importante e prezioso per molte famiglie del territorio veneziano che vivono nel disagio economico e sociale e che non possono permettersi di far avvicinare i propri figli alle discipline sportive.

“Sappiamo quanto conti lo sport per il benessere fisico e psicologico di ogni bambino – sottolineano alla Fondazione Rossato – per questo riteniamo fondamentale dare l’opportunità a tutti i giovani di percorrere il sentiero delle proprie passioni facendoci carico dei costi delle loro attività sportive”.

E lo hanno fatto entrando in alcune case – famiglia della terraferma e della città lagunare, dove sono molti i piccoli e i ragazzi che hanno potuto approfittare della disponibilità della Fondazione per praticare calcio, nuoto, rugby, tennis, danza, ginnastica artistica, yoga. E ancora judo e karate, ma anche psicomotricità e acquaticità. Grande attenzione poi, in questi nove anni, è stata data ai giovani e giovanissimi disabili del veneziano e allo sport come occasione preziosa di inclusione sociale.

“Teniamo a ricordare che il nostro impegno è sempre stato supportato dalle società sportive del territorio – concludono alla Fondazione Andrea Rossato – perché è anche grazie alla loro disponibilità che abbiamo garantito a tanti giovani l’ingresso nel mondo delle loro passioni atletiche”

Progetti Musicali

Luna piena” è la canzone contro la violenza sulle donne scritta, suonata ed interpretata dalle ragazze ospiti della Comunità Terapeutica Casa Aurora di Mestre.
Hanno desiderato scrivere insieme un testo che raccontasse  “il coraggio di non cedere a un uomo che ti soffoca e ti strappa le ali in volo“.
Scrivere insieme, per raccontarlo un giorno ai loro bambini.